Il cemento armato è un’invenzione “recente” e soltanto nel ‘900 se n’è incominciato a farne un uso più diffuso. In Italia, il nostro patrimonio costruito ha storia millenaria, giungendo ad oggi nonostante l’alta sismicità dei suoli.
Il cemento armato, che nel passato si pensava avesse vita eterna, si è dimostrato subito dopo materiale vulnerabile, facilmente attaccabile da agenti atmosferici, richiedendo una manutenzione molto più costosa, spesso tecnicamente inapplicabile e quindi da demolire. Molti edifici, vecchi soltanto di pochi decenni, sono stati già demoliti.
Nei fatti un mattone in pietra naturale, di argilla o una trave in legno dura molto di più. Non trascurabile è anche il fatto che non è riciclabile, mentre un mattone o una travetto in legno si può sempre recuperare anche dopo a una demolizione.