Pubbliche convocazioni, pubblicazioni di rito, ecc. - in quasi due anni di iter procedurale che c’è stato per il nuovo Piano Urbanistico Comunale - inutili nel deserto della politica.
Invece la “Resurrezione” oggi ci ha regalato anche questo: un chiacchiericcio insignificante e inutile, a giochi fatti, che dimostra appetiti appagati di qua e di là. Il PUC è anche fatto di questi appetiti, ma non soltanto di essi!
Un invito a un approfondimento di uno strumento di cui, purtroppo, non tutti ne hanno compreso finalità e portata. Il PUC che si sta proponendo, al di là di errori che secondo me potevano essere evitati, è uno strumento di quanto più utile e giusto sia stato realizzato negli ultimi 15 anni.
Il ricorso alla perequazione è stata una scelta giusta e coraggiosa, perché se da un lato porterà un po’ di malumori tra i proprietari dei suoli consentirà, dall’altra, di avere più strutture utili alla collettività a costi zero e anche più entrate per le casse comunali. Come coraggiosa e innovativa è stata la scelta di destinare 20mq/ab agli standard urbanistici, quando la legge ne consentirebbe anche molto di meno per i comuni al di sotto dei 10.000 abitanti.
Un invito rivolto soprattutto a quei giovani di Sperone che hanno creduto nella “politica” e vogliono continuare a crederci.
Se l’ingenuità è peccato di gioventù, toccare con mano l’ambiguità di chi vi sta davanti dovrebbe portarvi fuori dal politichese in cui state cadendo. Il piano va studiato e capito, non può essere liquidato con poche o scialbe riflessioni che riflettono soltanto una pregiudizievole presa di posizione!
P.S.: L'immagine che ho composto, qui sotto presentata, riporta di proposito un pezzo del nostro territorio a confine tra i due Comuni, Sperone e Baiano, in cui si sono redatti in concomitanza, e freschi freschi, i PUC.
Ancora un esempio di chiacchiere inutili, confutate nei fatti, della politica vuota che servono soltanto a chi ne fa parte.