Le sue storie, ancora attuali, il suo rock sempre vivo. Un bellissimo concerto dal quale, devo ammetterlo, ho ricevuto molto di più di quello che economicamente ho dato, avendo anche pensato, senza per questo pentirmene, di far vivere, attraverso la Caritas, qualche disagio in meno a qualche concittadino, mentre tutti insieme avremmo festeggiato e inneggiato ai nostri Santi.
Ne ero circondato, venuti anche da lontano con molto anticipo per avvantaggiarsi nella posizione e godersi Bennato, nella sua interezza fisica e grandezza musicale.
Devo dire, tutti a parlare bene e felici della magica serata offerta, perfetta anche nell'organizzazione. Alla fine, ci siamo anche salutati, fugacemente, con qualcuno di loro con l’augurio di rivederci l’anno prossimo, stesso posto, stesso luogo, ad ascoltare ancora qualche altra vecchia e, magari, più famosa gloria del nostro trascorso musicale.
Saluti fugaci, strette di mano, sorrisi, perché dovevano andare via, scappare!, come ha fatto Bennato, per far ritorno presto a casa nel loro paese.
Così, ricchi di emozioni, a concerto concluso, ci siamo potuti avviare anche a goderci i fuochi d’artificio, questa volta, però, noi speronesi, da una posizione più privilegiata.
Meravigliosi anche i fuochi, come le luminarie e come tutto d'altronde, come lo è sempre stato per la nostra Festa.
Grandi complimenti a tutti! Non per adulazione, perché non ce n’è bisogno, viste le attestazioni di stima che su questo social piovono, da giorni, da tutte le parti.
Ora, in modo garbato e disinteressato, per il bene che ci accomuna per il nostro territorio e per la nostra Festa, confidando anche nell'intelligenza di tutto il sodalizio, vi rivolgo questa domanda, che sicuramente potrà sollecitare anche più di una riflessione:
ma con le migliaia di euro per Bennato (non scrivo la somma che circola e non gioco al rialzo per evitare ogni polemica e discussione inutile) - tutti andati a buon fine per la riuscita della serata, ne sono convinto!, e qui lo ripeto e stigmatizzo per evitare che si comprenda fischi per fiaschi, soprattutto i permalosi -
quante serate come quella del 22, che certamente si è in grado di organizzare, ovviamente con le dovute variazioni per accontentare tutti, si potrebbero organizzare per il divertimento degli speronesi?
E quanta gente, anche di Sperone e del territorio, potrebbe ricavarne un po’ di gratificazione e un minimo di sostentamento?
Probabilmente avremo un po’ di forestieri in meno, ma sicuramente si batterà un altro nuovo record: quello della Festa patronale più lunga della storia, persino più di Visciano, inimitabile e inarrivabile nella spettacolarità delle luminarie e degli eventi musicali, per la gioia di tutti e, con l’occasione, distribuire, viste le non trascurabili risorse a disposizione, un po’ di felicità economica, per le loro prestazioni, seppur meno famosi, tra i nostri conterranei?
Ponetevi le domande e fateci un pensiero, perché sono anche convito che, così facendo, gli speronesi farebbero volentieri, e meno a malincuore, un po’ di sacrificio economico in più durate le questue per il Santo.
“Fede, tradizione e solidarietà”: ecco lo spunto per un “concept” nuovo di Festa di Sant'Elia da avviare già nel prossimo futuro.
Ovviamente, è soltanto un mio semplice pensiero che può servire, o anche non servire, senza che nulla potrà cambiare al riguardo della mia considerazione sull'eccezionalità della nostra Festa e dello straordinario impegno profuso, durante tutto l'anno, dal Comitato che l’ha organizzata.