Attraverso gli affreschi di Gaspard Dughet (1615-1675) conservati nella basilica dei Ss. Silvestro e Martino ai Monti in Roma e con l'aiuto di brani biblici, si propone un cammino di approfondimento e di conoscenza della figura del profeta Elia, padre e modello dei carmelitani.
Un sussidio ideale per tutti coloro che vogliono avvicinarsi alla conoscenza biblica di questo grande profeta.
Un sussidio ideale per tutti coloro che vogliono avvicinarsi alla conoscenza biblica di questo grande profeta.
1. Il Signore parla ad Elia rifugiato in una grotta del monte Oreb nel Sinai.
Ivi entrò in una caverna per passarvi la notte, quand’ecco il Signore gli disse: “Che fai qui, Elia?”.
Egli rispose: “Sono pieno di zelo per il Signore degli eserciti, poiché gli Israeliti hanno abbandonato la tua alleanza, hanno demolito i tuoi altari, hanno ucciso di spada i tuoi profeti. Sono rimasto solo ed essi tentano di togliermi la vita”.
Gli fu detto: “Esci e fermati sul monte alla presenza del Signore”.
Ecco, il Signore passò.
Ci fu un vento impetuoso e gagliardo da spaccare i monti e spezzare le rocce davanti al Signore, ma il Signore non era nel vento.
Dopo il vento ci fu un terremoto, ma il Signore non era nel terremoto.
Dopo il terremoto ci fu un fuoco, ma il Signore non era nel fuoco.
Dopo il fuoco ci fu il mormorio di un vento leggero.
Come l’udì, Elia si coprì il volto con il mantello, uscì e si fermò all’ingresso della caverna.
Ed ecco, sentì una voce che gli diceva: “Che fai qui, Elia?”.
Egli rispose: “Sono pieno di zelo per il Signore, Dio degli eserciti, poiché gli Israeliti hanno abbandonato la tua alleanza, hanno demolito i tuoi altari, hanno ucciso di spada i tuoi profeti. Sono rimasto solo ed essi tentano di togliermi la vita”.
Il Signore gli disse: “Su, ritorna sui tuoi passi verso il deserto di Damasco; giunto là, ungerai Hazaèl come re di Aram. Poi ungerai Ieu, figlio di Nimsi, come re di Israele e ungerai Eliseo figlio di Safat, di Abel-Mecola, come profeta al tuo posto. Se uno scamperà dalla spada di Hazaèl, lo ucciderà Ieu; se uno scamperà dalla spada di Ieu, lo ucciderà Eliseo. Io poi mi sono risparmiato in Israele settemila persone, quanti non hanno piegato le ginocchia a Baal e quanti non l’hanno baciato con la bocca”. (1 Re 19, 9-18).
Egli rispose: “Sono pieno di zelo per il Signore degli eserciti, poiché gli Israeliti hanno abbandonato la tua alleanza, hanno demolito i tuoi altari, hanno ucciso di spada i tuoi profeti. Sono rimasto solo ed essi tentano di togliermi la vita”.
Gli fu detto: “Esci e fermati sul monte alla presenza del Signore”.
Ecco, il Signore passò.
Ci fu un vento impetuoso e gagliardo da spaccare i monti e spezzare le rocce davanti al Signore, ma il Signore non era nel vento.
Dopo il vento ci fu un terremoto, ma il Signore non era nel terremoto.
Dopo il terremoto ci fu un fuoco, ma il Signore non era nel fuoco.
Dopo il fuoco ci fu il mormorio di un vento leggero.
Come l’udì, Elia si coprì il volto con il mantello, uscì e si fermò all’ingresso della caverna.
Ed ecco, sentì una voce che gli diceva: “Che fai qui, Elia?”.
Egli rispose: “Sono pieno di zelo per il Signore, Dio degli eserciti, poiché gli Israeliti hanno abbandonato la tua alleanza, hanno demolito i tuoi altari, hanno ucciso di spada i tuoi profeti. Sono rimasto solo ed essi tentano di togliermi la vita”.
Il Signore gli disse: “Su, ritorna sui tuoi passi verso il deserto di Damasco; giunto là, ungerai Hazaèl come re di Aram. Poi ungerai Ieu, figlio di Nimsi, come re di Israele e ungerai Eliseo figlio di Safat, di Abel-Mecola, come profeta al tuo posto. Se uno scamperà dalla spada di Hazaèl, lo ucciderà Ieu; se uno scamperà dalla spada di Ieu, lo ucciderà Eliseo. Io poi mi sono risparmiato in Israele settemila persone, quanti non hanno piegato le ginocchia a Baal e quanti non l’hanno baciato con la bocca”. (1 Re 19, 9-18).
2. Il profeta Elia chiama Eliseo al ministero profetico.
Partito di lì, Elia incontrò Eliseo figlio di Safàt.
Costui arava con dodici paia di buoi davanti a sé, mentre egli stesso guidava il decimosecondo.
Elia, passandogli vicino, gli gettò addosso il suo mantello.
Quegli lasciò i buoi e corse dietro a Elia, dicendogli: “Andrò a baciare mio padre e mia madre, poi ti seguirò”.
Elia disse: “Và e torna, perché sai bene che cosa ho fatto di te”.
Allontanatosi da lui, Eliseo prese un paio di buoi e li uccise; con gli attrezzi per arare ne fece cuocere la carne e la diede alla gente, perché la mangiasse.
Quindi si alzò e seguì Elia, entrando al suo servizio. (1 Re 19, 19-21)
Costui arava con dodici paia di buoi davanti a sé, mentre egli stesso guidava il decimosecondo.
Elia, passandogli vicino, gli gettò addosso il suo mantello.
Quegli lasciò i buoi e corse dietro a Elia, dicendogli: “Andrò a baciare mio padre e mia madre, poi ti seguirò”.
Elia disse: “Và e torna, perché sai bene che cosa ho fatto di te”.
Allontanatosi da lui, Eliseo prese un paio di buoi e li uccise; con gli attrezzi per arare ne fece cuocere la carne e la diede alla gente, perché la mangiasse.
Quindi si alzò e seguì Elia, entrando al suo servizio. (1 Re 19, 19-21)
3. Il profeta Elia rimprovera Acab re d’Israele per la idolatria.
- Il soggetto è tratto da: 1 Re 18, 16-18.
Abdia andò incontro ad Acab e gli riferì la cosa.
Acab si diresse verso Elia.
Appena lo vide, Acab disse a Elia: “Sei tu la rovina di Israele!”.
Quegli rispose: “Io non rovino Israele, ma piuttosto tu insieme con la tua famiglia, perché avete abbandonato i comandi del Signore e tu hai seguito Baal”. (1 Re 18, 16-18)
Acab si diresse verso Elia.
Appena lo vide, Acab disse a Elia: “Sei tu la rovina di Israele!”.
Quegli rispose: “Io non rovino Israele, ma piuttosto tu insieme con la tua famiglia, perché avete abbandonato i comandi del Signore e tu hai seguito Baal”. (1 Re 18, 16-18)
4. I discepoli dei profeti dimoranti in Gerico riconoscono come loro padre Elise.
[Eliseo] Prese il mantello, che era caduto a Elia, e colpì con esso le acque, dicendo: “Dove è il Signore, Dio di Elia?”.
Quando ebbe percosso le acque, queste si separarono di qua e di là; così Eliseo passò dall’altra parte.
Vistolo da una certa distanza, i figli dei profeti di Gerico dissero: “Lo spirito di Elia si è posato su Eliseo”.
Gli andarono incontro e si prostrarono a terra davanti a lui. (2 Re 2, 14)
Quando ebbe percosso le acque, queste si separarono di qua e di là; così Eliseo passò dall’altra parte.
Vistolo da una certa distanza, i figli dei profeti di Gerico dissero: “Lo spirito di Elia si è posato su Eliseo”.
Gli andarono incontro e si prostrarono a terra davanti a lui. (2 Re 2, 14)
5. Gli orsi sbranano alcuni ragazzi che a Betel irridono il profeta Eliseo.
Di lì Eliseo andò a Betel.
Mentre egli camminava per strada, uscirono dalla città alcuni ragazzetti che si burlarono di lui dicendo: “Vieni su, pelato; vieni su, calvo”!
Egli si voltò, li guardò e li maledisse nel nome del Signore.
Allora uscirono dalla foresta due orse, che sbranarono quarantadue di quei fanciulli. (2 Re 2, 23)
Mentre egli camminava per strada, uscirono dalla città alcuni ragazzetti che si burlarono di lui dicendo: “Vieni su, pelato; vieni su, calvo”!
Egli si voltò, li guardò e li maledisse nel nome del Signore.
Allora uscirono dalla foresta due orse, che sbranarono quarantadue di quei fanciulli. (2 Re 2, 23)
6. Il sacrificio di Elia sul Monte Carmelo contro i falsi profeti di Baal.
Al momento dell’offerta si avvicinò il profeta Elia e disse: “Signore, Dio di Abramo, di Isacco e di Giacobbe, oggi si sappia che tu sei Dio in Israele e che io sono tuo servo e che ho fatto tutte queste cose per tuo comando. Rispondimi, Signore, rispondimi e questo popolo sappia che tu sei il Signore Dio e che converti il loro cuore”!
Cadde il fuoco del Signore e consumò l’olocausto, la legna, le pietre e la cenere, prosciugando l’acqua del canaletto. (1 Re 18, 36-38)
Cadde il fuoco del Signore e consumò l’olocausto, la legna, le pietre e la cenere, prosciugando l’acqua del canaletto. (1 Re 18, 36-38)
7. Strage dei falsi profeti di Baal ordinata dal profeta Elia per difendere i diritti e il culto di Dio.
Elia disse loro: “Afferrate i profeti di Baal; non ne scappi uno”!
Li afferrarono.
Elia li fece scendere nel torrente Kison, ove li scannò. (1 Re 18, 40)
Li afferrarono.
Elia li fece scendere nel torrente Kison, ove li scannò. (1 Re 18, 40)
8. Simone Stock eremita in un tronco d’albero è chiamato al Carmelo in una visione della Vergine Santissima.
Il soggetto è da una leggenda carmelitana.
9. Il profeta Elia vede sul Monte Carmelo la nuvoletta ascendente dal mare.
Una tradizione medievale, ma che affonda le sue radici negli scritti dei Padri della Chiesa, cara nell’Ordine Carmelitano vedeva nella nuvoletta il simbolo – che sarebbe stato compreso dal profeta – dell’Immacolata Concezione di Maria e della sua universale mediazione. Quest’affresco è del Grimaldi.
Elia disse ad Acab: “Su, mangia e bevi, perché sento un rumore di pioggia torrenziale”.
Acab andò a mangiare e a bere.
Elia si recò alla cima del Carmelo; gettatosi a terra, pose la faccia tra le proprie ginocchia.
Quindi disse al suo ragazzo: “Vieni qui, guarda verso il mare”.
Quegli andò, guardò e disse. “Non c’è nulla”!
Elia disse: “Tornaci ancora per sette volte”.
La settima volta riferì: “Ecco, una nuvoletta, come una mano d’uomo, sale dal mare”.
Elia gli disse: “Và a dire ad Acab: attacca i cavalli al carro e scendi perché non ti sorprenda la pioggia”!
Subito il cielo si oscurò per le nubi e per il vento; la pioggia cadde a dirotto.
Acab montò sul carro e se ne andò a Izrèel. (1 Re 18, 41-45)
Elia disse ad Acab: “Su, mangia e bevi, perché sento un rumore di pioggia torrenziale”.
Acab andò a mangiare e a bere.
Elia si recò alla cima del Carmelo; gettatosi a terra, pose la faccia tra le proprie ginocchia.
Quindi disse al suo ragazzo: “Vieni qui, guarda verso il mare”.
Quegli andò, guardò e disse. “Non c’è nulla”!
Elia disse: “Tornaci ancora per sette volte”.
La settima volta riferì: “Ecco, una nuvoletta, come una mano d’uomo, sale dal mare”.
Elia gli disse: “Và a dire ad Acab: attacca i cavalli al carro e scendi perché non ti sorprenda la pioggia”!
Subito il cielo si oscurò per le nubi e per il vento; la pioggia cadde a dirotto.
Acab montò sul carro e se ne andò a Izrèel. (1 Re 18, 41-45)
10. Il profeta Elia è rapito al cielo su un carro di fuoco, alla presenza di Eliseo.
Mentre passavano, Elia disse a Eliseo: “Domanda che cosa io debba fare per te prima che sia rapito lontano da te”.
Eliseo rispose: “Due terzi del tuo spirito diventino miei”.
Quegli soggiunse: “Sei stato esigente nel domandare. Tuttavia, se mi vedrai quando sarò rapito lontano da te, ciò ti sarà concesso; in caso contrario non ti sarà concesso”.
Mentre camminavano conversando, ecco un carro di fuoco e cavalli di fuoco si interposero fra loro due.
Elia salì nel turbine verso il cielo.
Eliseo guardava e gridava: “Padre mio, padre mio, cocchio d’Israele e suo cocchiere”. (2 Re 2, 9-12a)
Eliseo rispose: “Due terzi del tuo spirito diventino miei”.
Quegli soggiunse: “Sei stato esigente nel domandare. Tuttavia, se mi vedrai quando sarò rapito lontano da te, ciò ti sarà concesso; in caso contrario non ti sarà concesso”.
Mentre camminavano conversando, ecco un carro di fuoco e cavalli di fuoco si interposero fra loro due.
Elia salì nel turbine verso il cielo.
Eliseo guardava e gridava: “Padre mio, padre mio, cocchio d’Israele e suo cocchiere”. (2 Re 2, 9-12a)
11. Il profeta Elia divide con il proprio mantello il fiume Giordano e lo attraversa a piedi asciutti con Eliseo.
- Soggetto da: 2 Re 2, 8. L’affresco è del Grimaldi.
Elia prese il mantello, l’avvolse e percosse con esso le acque, che si divisero di qua e di là; i due passarono sull'asciutto. (2 Re 2, 8)
12. Il profeta Elia per comando del Signore si nasconde presso il torrente Cherit, di fronte al Giordano, e viene nutrito dai corvi.
“Vattene di qui, dirigiti verso oriente; nasconditi presso il torrente Cherit, che è a oriente del Giordano. Ivi berrai al torrente e i corvi per mio comando ti porteranno il tuo cibo”.
Egli eseguì l’ordine del Signore; andò a stabilirsi sul torrente Cherit, che è a oriente del Giordano.
I corvi gli portavano pane al mattino e carne alla sera; egli bevevo al torrente. (1 Re 17, 3-6)
Egli eseguì l’ordine del Signore; andò a stabilirsi sul torrente Cherit, che è a oriente del Giordano.
I corvi gli portavano pane al mattino e carne alla sera; egli bevevo al torrente. (1 Re 17, 3-6)
13. Il profeta Elia compie la missione ricevuta da Dio di ungere Azael quale re di Siria.
Il Signore gli disse: “Su, ritorna sui tuoi passi verso il deserto di Damasco; giunto là, ungerai Hazaèl come re di Aram. (1 Re 19, 15)
14. Al profeta Elia, addormentato sotto una ginestra nel deserto, un angelo offre una focaccia e acqua per ristorarlo.
Elia, impaurito, si alzò e se ne andò per salvarsi.
Giunse a Bersabea di Giuda.
Là fece sostare il suo ragazzo.
Egli si inoltrò nel deserto una giornata di cammino e andò a sedersi sotto un ginepro.
Desideroso di morire, disse: “Ora basta, Signore! Prendi la mia vita, perché io non sono migliore dei miei padri”.
Si coricò e si addormentò sotto il ginepro.
Allora, ecco un angelo lo toccò e gli disse: “Alzati e mangia”!
Egli guardò e vide vicino alla sua testa una focaccia cotta su pietre roventi e un orcio d’acqua.
Mangiò e bevve, quindi tornò a coricarsi.
Venne di nuovo l’angelo del Signore, lo toccò e gli disse: “Su mangia, perché è troppo lungo per te il cammino”.
Si alzò, mangiò e bevve.
Con la forza datagli da quel cibo, camminò per quaranta giorni e quaranta notti fino al monte di Dio, l’Oreb. (1 Re 19, 3-8)
Giunse a Bersabea di Giuda.
Là fece sostare il suo ragazzo.
Egli si inoltrò nel deserto una giornata di cammino e andò a sedersi sotto un ginepro.
Desideroso di morire, disse: “Ora basta, Signore! Prendi la mia vita, perché io non sono migliore dei miei padri”.
Si coricò e si addormentò sotto il ginepro.
Allora, ecco un angelo lo toccò e gli disse: “Alzati e mangia”!
Egli guardò e vide vicino alla sua testa una focaccia cotta su pietre roventi e un orcio d’acqua.
Mangiò e bevve, quindi tornò a coricarsi.
Venne di nuovo l’angelo del Signore, lo toccò e gli disse: “Su mangia, perché è troppo lungo per te il cammino”.
Si alzò, mangiò e bevve.
Con la forza datagli da quel cibo, camminò per quaranta giorni e quaranta notti fino al monte di Dio, l’Oreb. (1 Re 19, 3-8)
15. Preteso annunzio del sacerdote Basilide sul Carmelo, per la vittoria dell’imperatore Tito su Gerusalemme nell’anno 70.
Soggetto tratto da una leggenda.
16. S. Cirillo carmelitano, mentre celebra la Messa sul Monte Carmelo, in una visione riceve dall’angelo due tabelle in argento, nelle quali sono descritti i futuri mali della Chiesa.
Il soggetto è tratto dalla letteratura gioachimita e si tratta di leggenda.
17. A tre eremiti del Carmelo viene manifestato il significato del germoglio di Jesse (cfr. Is 11, 1-2): da S. Emerenziana nascerà S. Anna madre di S. Elisabetta dalla quale nascerà S. Giovanni il battista.
18. Sobach prevede in sogno lo straordinario ministero del proprio figlio, il profeta Elia.
Il soggetto è tratto da una leggenda cara ai carmelitani.
Tratto dall’elaborato:
ELIA, UOMO DELL’ASSOLUTO DI DIO,
redatto a cura di Roberto Russo,
per la Basilica Santi Silvestro e Martino ai Monti
ELIA, UOMO DELL’ASSOLUTO DI DIO,
redatto a cura di Roberto Russo,
per la Basilica Santi Silvestro e Martino ai Monti