Baiano, 13/09/2016. IN PIAZZA SANTO STEFANO PUBBLICO CONVEGNO SULLA FILIERA PRODUTTIVA CORILICOLA. OBIETTIVO SU “IL METODO GREENOPOLI” ILLUSTRATO E “CANTATO” CON BRIOSI RAP DALL’AUTORE, GIOVANNI DE FEO, DOCENTE DI ECOLOGIA INDUSTRIALE E DI PROCEDURE DI VALUTAZIONE AMBIENTALE NEL DIPARTIMENTO D’INGEGNERIA DELL’UNIVERSITA’ DI SALERNO. (Di Gianni Amodeo)
27 anni fa, fu indetta ed organizzata dalla Pro Loco, con il supporto della civica amministrazione pro tempore come Sagra con la prevalenza di elementi casarecci e mangerecci, per dir così. Dieci anni orsono è diventata Festa e sempre con gli stessi Enti promotori, conservando le caratteristiche d’origine, ma ampliandone sia il ventaglio di proposte sul piano dell’informazione e delle attrattive, sia il perimetro della location dedicata all’evento, inclusiva di piazza Napolitano e piazza Santo Stefano, dando ospitalità di anno in anno in numero crescente ai gazebo allestiti da associazioni, gruppi di volontariato e aziende, per illustrare le loro attività a servizio delle comunità e della realtà produttiva dell’area.
In questo quasi trentennale percorso, tuttavia, la Regina della manifestazione è restata sempre Lei, la pregiata Nocciola, la Nux abellana - anima della Nutella, prodotto di consumo universale, dopo che il suo appeal nutrizionale e di gusto ha “conquistato” quattrocento milioni di consumatori in Cina e altri mercati asiatici- ingrediente raffinato della pasticceria d’eccellenza e dell’industria dolciaria europea e internazionale. Si parla di quella Nux abellana, la cui pratica colturale- va ricordato- è … nata ed è stata praticata per prima appena qualche millennio fa dalle parti nostrane, tra le aree pianeggianti e collinari, protette dallo scudo dei Monti Avella e del Massiccio del Partenio.
In questo quasi trentennale percorso, tuttavia, la Regina della manifestazione è restata sempre Lei, la pregiata Nocciola, la Nux abellana - anima della Nutella, prodotto di consumo universale, dopo che il suo appeal nutrizionale e di gusto ha “conquistato” quattrocento milioni di consumatori in Cina e altri mercati asiatici- ingrediente raffinato della pasticceria d’eccellenza e dell’industria dolciaria europea e internazionale. Si parla di quella Nux abellana, la cui pratica colturale- va ricordato- è … nata ed è stata praticata per prima appena qualche millennio fa dalle parti nostrane, tra le aree pianeggianti e collinari, protette dallo scudo dei Monti Avella e del Massiccio del Partenio.
Variegato e ricco il “cartello” della 27.ma edizione dell’ormai classica Due giorni della Festa- anche se le condizioni meteorologiche non sono state del tutto favorevoli- con iniziative spettacolari e la pregevole impronta di apprezzati menù per il “pranzo all’aperto” e delle prelibatezze dolciarie con ingredienti a base di nocciola da gustare negli stand di piazza Santo Stefano, mentre in piazza Napolitano particolarmente visitati sono stati i gazebo illustrativi delle iniziative della Caritas, delle Pro Loco di Avella, Mugnano del Cardinale e Baiano, dell’associazione “La piccola cometa”, intitolata alla memoria di Alessia Bellofatto, oltre che di aziende della filiera della nocciolicoltura attive sul territorio.
E proprio il ruolo dell’agricoltura biologica in senso generale, da promuovere e attuare con il drastico ridimensionamento di utilizzo erbicidi e pesticidi come il contrasto reale al fenomeno degli abbruciamenti “selvaggi” con il conclamato e riconosciuto alto tasso di nocività delle sterpaglie e del fogliame del raccolto delle nocciole, nel quadro della salvaguardia del patrimonio ambientale del territorio, sono stati al centro del pubblico convegno, svoltosi in piazza Santo Stefano; tematiche correlate con la ri-scoperta e la valorizzazione della professionalità specialistica del lavoratore agricolo e la funzione della cultura d’impresa incentrata sulla nocciolicoltura, unica e principale risorsa dell’economia reale- né assistita né clientelare- dell’area, così come fino agli anni ’60 lo sono stati i poli dell’agro-alimentare per la solforazione delle ciliegie e delle carni insaccate con un significativo export verso gli States e Oltre Manica. Una sequenza di riflessioni, coordinata dal professore Pietro Luciano, a cui ha fatto da prologo e filo conduttore la presentazione ed “illustrazione” del Metodo Greenopoli, con testo esplicativo pubblicato dalle edizioni Il Papavero ed elaborato da Giovanni De Feo, docente di Ecologia industriale e di Procedure di valutazione ambientale nel Dipartimento d’Ingegneria dell’Università degli Studi di Salerno.
E proprio il ruolo dell’agricoltura biologica in senso generale, da promuovere e attuare con il drastico ridimensionamento di utilizzo erbicidi e pesticidi come il contrasto reale al fenomeno degli abbruciamenti “selvaggi” con il conclamato e riconosciuto alto tasso di nocività delle sterpaglie e del fogliame del raccolto delle nocciole, nel quadro della salvaguardia del patrimonio ambientale del territorio, sono stati al centro del pubblico convegno, svoltosi in piazza Santo Stefano; tematiche correlate con la ri-scoperta e la valorizzazione della professionalità specialistica del lavoratore agricolo e la funzione della cultura d’impresa incentrata sulla nocciolicoltura, unica e principale risorsa dell’economia reale- né assistita né clientelare- dell’area, così come fino agli anni ’60 lo sono stati i poli dell’agro-alimentare per la solforazione delle ciliegie e delle carni insaccate con un significativo export verso gli States e Oltre Manica. Una sequenza di riflessioni, coordinata dal professore Pietro Luciano, a cui ha fatto da prologo e filo conduttore la presentazione ed “illustrazione” del Metodo Greenopoli, con testo esplicativo pubblicato dalle edizioni Il Papavero ed elaborato da Giovanni De Feo, docente di Ecologia industriale e di Procedure di valutazione ambientale nel Dipartimento d’Ingegneria dell’Università degli Studi di Salerno.
E’ il Metodo, quello della costruzione di Greenopoli, che con la gratuità e la passione civile dell’impegno volontaristico, De Feo viene proponendo da alcuni anni nelle comunità scolastiche, perché il rispetto e la cultura della salvaguardia dell’ambiente hanno il primo ancoraggio proprio nella Scuola e nella sensibilizzazione da suscitare nei ragazzi e nelle ragazze anche e soprattutto coinvolgendoli direttamente nelle buone pratiche delle piccole coltivazioni, del ciclo e del ri-uso dei materiali, dell’utilizzo dei beni naturali, con l’evitare, ad esempio, lo spreco della risorsa-acqua. E De Feo tra lo scherzoso e il faceto, miscelando il dialetto con cadenze irpino-salernitane e lingua italiana, si è rivolto al pubblico anche con briosi e divertenti rap, per focalizzare terra-terra i significati educativi delle parole d’ordine dell’acronimo Sara, che sta per Sostenibilità, Ambiente, Rifiuti e Acqua, protagonisti di Greenopoli. Un buon modo di comunicare e per catalizzare la partecipazione della piccola schiera di ragazzi presenti in platea, artefici di alcune coltivazioni sperimentali in vasi di plastica ri-ciclata secondo le linee-guida del progetto “Nocciole e noccioli”; coltivazioni curate dai ragazzi con l’aiuto dei genitori e il sostegno dell’associazione “La piccola cometa”, di cui è animatore Saverio Bellofatto.
All’originale registro in green rapping per la qualità dell’ambiente, il cui patrimonio suolo-aria-acqua-vegetazione va salvaguardato dalla civile ed etica responsabilità delle comunità, si rapportavano gli interventi del sindaco Enrico Montanaro, del professore Luigi Napolitano, commissario dell’Ente provinciale per il turismo di Avellino, del presidente della Pro Loco, Felice D’Anna. L’on.le Enzo Alaia, vice-presidente della commissione-sanità dell’assemblea regionale della Campania, con una puntuale analisi sulle esigenze della salvaguardia dell’ambiente, potenziando la viabilità territoriale, così com’è in fase avanzata di realizzazione la variante-tangenziale alla strada statale della 7-bis sull’asse Mugnano del Cardinale-Baiano-Avella, con lo snellimento del traffico veicolare e la rimozione delle condizioni dell’inquinamento dei centri abitati. Altri dati evidenziati da Alaia, le opportunità che propone il Piano di sviluppo rurale della regione-Campania e di cui possono avvalersi le aziende agricole con adeguate capacità d’iniziativa e progettualità. Di rilievo, il passaggio sulle attività di prevenzione, per il contrasto alle patologie oncologiche; attività, di cui la qualità e la salubrità dell’ambiente sono elementi fondanti, da collegare con le pratiche dell’agricoltura sana.
All’originale registro in green rapping per la qualità dell’ambiente, il cui patrimonio suolo-aria-acqua-vegetazione va salvaguardato dalla civile ed etica responsabilità delle comunità, si rapportavano gli interventi del sindaco Enrico Montanaro, del professore Luigi Napolitano, commissario dell’Ente provinciale per il turismo di Avellino, del presidente della Pro Loco, Felice D’Anna. L’on.le Enzo Alaia, vice-presidente della commissione-sanità dell’assemblea regionale della Campania, con una puntuale analisi sulle esigenze della salvaguardia dell’ambiente, potenziando la viabilità territoriale, così com’è in fase avanzata di realizzazione la variante-tangenziale alla strada statale della 7-bis sull’asse Mugnano del Cardinale-Baiano-Avella, con lo snellimento del traffico veicolare e la rimozione delle condizioni dell’inquinamento dei centri abitati. Altri dati evidenziati da Alaia, le opportunità che propone il Piano di sviluppo rurale della regione-Campania e di cui possono avvalersi le aziende agricole con adeguate capacità d’iniziativa e progettualità. Di rilievo, il passaggio sulle attività di prevenzione, per il contrasto alle patologie oncologiche; attività, di cui la qualità e la salubrità dell’ambiente sono elementi fondanti, da collegare con le pratiche dell’agricoltura sana.
SOSTENIBILITA’- AMBIENTE- RIFIUTI- ACQUA PER LA BELLA GREENOPOLI. LA FILIERA PRODUTTIVA DELLA NOCCIOLA E UN’AZIENDA IN CRESCITA. L’ESPERIENZA DI UN GIOVANE IMPRENDITORE
Più che una scommessa o una sfida con il connesso carico d’azzardo e dell’imprevedibilità, un scelta di buon senso e un impegno di calcolata razionalità, superando e rimuovendo la tradizionale e consolidata usanza del binomio raccolta-vendita, per puntare sulla realizzazione della filiera produttiva, con cui l’agricoltura si sviluppa e pratica secondo criteri di professionalità e di impresa. E’ la filiera, per la quale la nocciola si raccoglie negli impianti del territorio, per lavorarla e trasformarla nelle varie tipologie di produzione, con la conseguente creazione della rete di vendita e presenza sui mercati.
E’ la formula semplice e lineare, su cui ha puntato Francesco Sodano, con un buon corredo di studi di liceo classico, e laureando in Scienze economiche all’Università della Federico II, ponendo in valore significativi suoli agrari con prevalenza d’impianti corilicoli e “costruendo” un’azienda- operante ad Avella- che realizza un ventaglio di produzioni commercializzate sui mercati regionali e nazionali. E’ un’iniziativa nata…appena sei anni fa e che dà lavoro diretto e nell’indotto a cinquanta addetti, per lo più giovani. Una bella realtà di lavoro, che si sviluppa giorno dopo giorno, per un’esperienza raccontata in presa diretta al pubblico proprio da Francesco Sodano. “Una realtà- ha dichiarato- che può allargare il suo raggio d’azione, se si desse impulso sostanziale all’associazionismo in agricoltura, di cui siano protagonisti i piccoli e medi produttori del settore”.
E’ il principio, quella attuato da Sodano, che fa realizzare la connessione tra produttore e imprenditore, senza intermediazioni spesso parassitarie. Una forte scelta di campo. Chapeau.
Più che una scommessa o una sfida con il connesso carico d’azzardo e dell’imprevedibilità, un scelta di buon senso e un impegno di calcolata razionalità, superando e rimuovendo la tradizionale e consolidata usanza del binomio raccolta-vendita, per puntare sulla realizzazione della filiera produttiva, con cui l’agricoltura si sviluppa e pratica secondo criteri di professionalità e di impresa. E’ la filiera, per la quale la nocciola si raccoglie negli impianti del territorio, per lavorarla e trasformarla nelle varie tipologie di produzione, con la conseguente creazione della rete di vendita e presenza sui mercati.
E’ la formula semplice e lineare, su cui ha puntato Francesco Sodano, con un buon corredo di studi di liceo classico, e laureando in Scienze economiche all’Università della Federico II, ponendo in valore significativi suoli agrari con prevalenza d’impianti corilicoli e “costruendo” un’azienda- operante ad Avella- che realizza un ventaglio di produzioni commercializzate sui mercati regionali e nazionali. E’ un’iniziativa nata…appena sei anni fa e che dà lavoro diretto e nell’indotto a cinquanta addetti, per lo più giovani. Una bella realtà di lavoro, che si sviluppa giorno dopo giorno, per un’esperienza raccontata in presa diretta al pubblico proprio da Francesco Sodano. “Una realtà- ha dichiarato- che può allargare il suo raggio d’azione, se si desse impulso sostanziale all’associazionismo in agricoltura, di cui siano protagonisti i piccoli e medi produttori del settore”.
E’ il principio, quella attuato da Sodano, che fa realizzare la connessione tra produttore e imprenditore, senza intermediazioni spesso parassitarie. Una forte scelta di campo. Chapeau.